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Rubrica di Emanuela Medi
 

Per il 74% degli Italiani giusto il “blocco” nazionale

Per il 74% degli Italiani giusto il “blocco” nazionale. Riabbracciare i propri cari e una cena al ristorante, i desideri più forti.

É quanto emerge dalla prima rilevazione dell’Osservatorio Nomisma” Lockdown: come e perché sta cambiando le nostre vite, realizzata in collaborazione con Crif, su un campione di 1.000 italiani tra i 15-65 anni.

Com’è l’umore degli italiani?

Nelle ultime 3 settimane, evidenzia l’Osservatorio, soltanto il 14% è stato di buon umore, mentre il 43% ha vissuto alti e bassi dettati dalla situazione di incertezza e dall’isolamento. Il 41% è preoccupato soprattutto per la salute dei propri cari più che per la propria (22%).

Peggiorano forma fisica, benessere psico-fisico ed economico 

A risentire del periodo di quarantena è anche la forma fisica, peggiorata per 1 italiano su 2.. È il 60% di chi vive in spazi ridotti a dichiarare peggiorata la propria condizione mentale e psicologica. Per il 43% degli italiani anche il benessere economico della famiglia è in flessione. Nonostante gli effetti  dell’emergenza  durante le ultime 3 settimane il 20% degli italiani si è prodigato in iniziative di solidarietà che prima non era solito promuovere.

 Gli Italiani  apprezzano le misure adottate dalle istituzioni 

Il 74% ritiene, inoltre, giusto il lockdown ma  evidenziano che doveva essere imposto prima e con misure più stringenti per arginare l’epidemia. 

Il 17% degli italiani ritiene inadeguata l’azione delle istituzioni a contrasto della pandemia, quota che sale al 26% nelle province di maggior contagio in Lombardia. 

Sistema Sanitario Nazionale e Protezione Civile sono le istituzioni in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia e gradimento: i giudizi pienamente positivi (8+9+10) sono condivisi dal 75% degli italiani; più critica la valutazione sull’operato delle Regioni (la quota dei pienamente soddisfatti si ferma al 47%). 

Durissima l’opinione rispetto alle azioni di contrasto alla crisi messe in atto dall’Unione Europea: il 79% degli italiani attribuisce giudizi gravemente insufficienti. 

Carrello della spesa alimentare: sperimentazione, più prodotti ingredienti 

Durante il lockdown si assiste ad una trasformazione del carrello della spesa degli italiani .Ascesa nota quella di prodotti come farine e lieviti.Durante la quarantena aumenta  il numero di italiani chef, ma il 36% dichiara che una volta finito il lockdown,  è possibile che ridurrà gli acquisti di “ingredienti”. Andamento simile per le categorie che aiutano a mantenere stock in dispensa (scatolame/prodotti a lunga conservazione – 31% – e surgelati (27%).Trend che invece accompagneranno gli italiani anche nel post-COVID sono quelli che vedono protagonisti le confezioni multipack il cui consumo base cresce fino al 79%  e i prodotti pronti. Fino al 62%.

In aumento interesse per Made In Italy, preferenza ai negozi di vicinato, Salutismo 

 Prodotti Made in Italy e di provenienza locale: il 22% sottolinea di aver incrementato gli acquisti in queste due categorie. L’interesse per il locally è forte: il 28% dei responsabili acquisto dichiara che durante il lockdown ha iniziato ad acquistare prodotti provenienti da filiere corte. In questo contesto è visibilmente aumentata l’attenzione per la sostenibilità e per la salute e l’ambiente: , non stupisce il successo del biologico: il 30% degli italiani  ha sperimentato i prodotti Bio; complessivamente la categoria riscontra un ottimo successo (+11% il trend a valore in GDO nei primi 3 mesi 2020; fonte: Nielsen). 

Più spesa online e piccoli negozi 

La quarantena ha determinato un cambiamento anche nelle modalità di acquisto: è cresciuta del 10% la quota di chi ha fatto spesa online, direttamente dai produttori ordinando tramite app o sul sito del supermercato. Nelle ultime 3 settimane 4 italiani su 10 hanno ordinato cibo da asporto: in particolare il 64% ha ordinato cibo pronto con consegna a domicilio. Il timore di contatti  ha portato gli italiani a privilegiare più di prima i negozi di vicinato (nelle ultime 3 settimane, la quota di user è passata da 40% a 54%). Al contrario scendono ipermercati (dal 67% al 48%). Il calo sembra transitorio: gli italiani hanno intenzione di riprendere presto a frequentare gli stessi negozi del pre-lockdown.

I cambiamenti relativi ai canali di acquisto e alle caratteristiche ricercate si riflettono sul portafoglio: il 19% ha registrato un forte incremento del valore della spesa alimentare, il 42% un aumento considerevole .I consumatori cercano prezzi bassi sempre, soprattutto sui beni di prima necessità e servizi per facilitare la spesa 

Ma cosa chiedono i consumatori al retailer per supportali in questo periodo di emergenza? In primis forte grande attenzione alla convenienza, soprattutto sui beni di prima necessità). In termini di servizio: possibilità di ritirare la spesa senza scendere dall’auto (30%), box già composti a prezzo fisso (20%), app che con indicazione dei tempi di attesa fuori dal negozio in tempo reale (33%).

La casa degli italiani: ricca di ogni comfort, luogo di lavoro 

Il 77% delle famiglie stanno passando la quarantena in una casa di proprietà, provvista di dotazioni tecnologi. L’intrattenimento on-demand risulta fondamentale in questo periodo di isolamento, tanto che circa il 12% degli italiani ha sottoscritto un abbonamento a una o più piattaforme di streaming proprio durante la quarantena.  A casa si continua ad “invitare” amici: il 35% degli italiani organizzano video-chat nel week end per continuare a fare cene conviviali. Nel tempo libero maggiore attenzione alla comunicazione e all’informazione.

Cosa fare dopo la quarantena?

Cosa succederà finita la quarantena? Sport, viaggi e mangiare fuori casa sono le passioni che gli italiani vogliono riprendersi al più presto; anche se la maggioranza degli italiani immagina di ricominciare con la normalità – ancora con le mascherine e in distanziamento sociale – non prima di maggio inoltrato (41%) – un’ulteriore 27% si aspetta invece la fine della quarantena solo a partire da giugno. 

Non appena l’emergenza sarà finita per prima cosa gli italiani riabbracceranno i propri cari: è il desiderio più forte per il 49% delle famiglie. Prioritario anche concedersi finalmente una cena fuori (è il desiderio del 13% dei consumatori, e importante per il 43% di essi). Quasi 1 su 3 vorrebbe fare un bel viaggio finita la quarantena. Relax e svago saranno le parole d’ordine delle partenze post lockdown che vedono una preferenza per le destinazioni nazionali (70%). 

E dopo? Economia e sanità pubblica: le priorità dell’agendaL’economia è la priorità da affrontare una volta che la crisi sanitaria sarà terminata: lo pensa l’85% degli italiani. Anche il ripensamento della sanità pubblica, messa sotto pressione dall’emergenza COVID – preoccupa in il 70% degli italiani.

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