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Rubrica di Emanuela Medi
 

Salute: il consumo moderato di alcol favorevole a un andamento cognitivo nel tempo

Zhang R, Shen L, Miles T, Shen Y, Cordero J, Qi Y, Liang L, Li C.
JAMA Netw Open. 2020;3(6):e207922. Published 2020 Jun 1. doi:10.1001/jamanetworkopen.2020.7922

Il dibattito sugli effetti di salute del consumo moderato di bevande alcoliche si è recentemente ampliato alla possibilità che tali consumi influenzino, in senso favorevole o sfavorevole, il declino cognitivo che spesso si osserva nelle fasi avanzate della vita, e che per la sua diffusione sta diventando una delle principali criticità sanitarie e sociali nelle società industrializzate come la nostra.

Cosa c’è di nuovo? Alle numerose segnalazioni che hanno rilevato effetti favorevoli, su vari aspetti delle funzioni cognitive, associate al consumo di quantità moderate di alcool si sono affiancati, negli ultimi anni, alcuni studi, basati su tecniche di imaging cerebrale, che hanno invece identificato possibili effetti sfavorevoli dell’alcool stesso su aree specifiche del cervello umano; per esempio alcune aree connesse alla memorizzazione, come l’ippocampo.

È quindi interessante esaminare i risultati di questo studio, condotto negli Stati Uniti, che ha esaminato la “traiettoriadel declino cognitivo in circa 20.000 soggetti di ambo i sessi (prevalentemente donne) di età media di 62 anni al momento dell’inizio dello studio , seguiti per una media di circa 9 anni. In questo periodo i livelli di consumo di bevande alcoliche e l’evoluzione delle capacità mnemoniche sono stati indagati e rilevati ad intervalli di due anni.

I consumatori moderati di alcool (entro i 14 drink settimanali per gli uomini, e 7 drink settimanali per le donne) avevano, rispetto agli astemi, una probabilità ridotta del 25-35%, di trovarsi all’inizio del periodo di osservazione, e di mantenersi nel tempo, su una traiettoria cognitiva meno favorevole. Analogo risultava l’effetto sull’andamento della velocità del declino cognitivo. Ma lo studio ha rilevato che  il consumo di alcool  seguiva un  andamento  a “U”: con i risultati migliori associati a consumi di 10-14 drink settimanali, sia per gli uomini che per le donne( quindi il consumo moderato), e meno favorevoli per consumi maggiori o minori.

È interessante osservare che questi effetti protettivi sarebbero appannaggio dei soggetti bianchi, risultando invece trascurabili nella popolazione di colore.
Gli autori dichiarano di non essere in grado di spiegare i possibili meccanismi dell’associazione tra il consumo moderato di alcool e un più favorevole andamento della cognitività nel tempo, ma ipotizzano che tale effetto possa essere prevalentemente attribuito alla riduzione degli eventi cerebrovascolari su base ischemica (spesso di dimensioni minime) che danneggiando la struttura corticale accelerano il fisiologico declino cognitivo, o a possibili effetti su fattori neurotrofici.

Emanuel Medi, giornalista

Fonte NFI_ Nutrition Foundation of Italy

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