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Rubrica di Emanuela Medi
 

Sicilia: vendemmia 2019 da ricordare

“Siamo l’isola del vino sostenibile, al centro del Mediterraneo“, ha detto non a caso il presidente di Assovini Alessio Planeta , nel presentare l’edizione digitale di Sicilia en Primeur 2020. E che la Sicilia abbia fatto del biologico e della sostenibilità una vera e propria scelta vitivinicola  lo dicono i numeri con il 34% della superficie pari circa a 100 mila ettari di vigneto bio italiano e un risparmio ogni anno di 750 tonnellate di rame per i trattamenti.

Doc Sicilia: dal 1 gennaio 2021 la "fascetta" di Stato sulle ...

“Nell’ambito della Doc Sicilia – ha  detto  Antonio Rallo, presidente del Consorzio Sicilia Doc – sono state prodotte 95 milioni bottiglie, il 19% in più rispetto al 2018, con  il  Nero d’Avola  in testa   col +27%, seguita dallo Zibibbo,  con il +17%”.

“Ma quello che ci preme – sottolinea ancora il presidente della Doc- è il +11% della menzione Sicilia da parte delle Doc territoriali: un obiettivo che ci eravamo prefissati nel 2012, quando abbiamo dato vita alla Doc Sicilia”. Una produzione globale importante sui 430 milioni di litri, stabile nell’ultimo quinquennio. Una vendemmia di qualità- sostengono gli enologi della Doc con vini bianchi e rossi ricchi di profumi, corpo, struttura e non eccessivamente alcolici.. Annata eccezionale per Grillo , Catarrato e Nerello Mascalese al top per freschezza e acidità, senza tralasciare la grande carica polifenolica per il Nero d’Avola.

Ottimi i livelli di polifenoli in tutte le zone di produzione del Nero d’Avola, con medie di 7 tonnellate per ettaro. Bene anche Grillo e Catarrato (Lucido), in un’annata definita senza mezzi termini “eccezionale”. Un discorso che vale anche per l’Etna, dove il Nerello Mascalese è maturato in condizioni microclimatiche pressoché perfette

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