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Rubrica di Emanuela Medi
 

Alcool e psicofarmaci: quando la salute è in pericolo

Definire gli psicofarmaci è importante per spiegare l’interazione tra alcol e  questo tipo di medicinale. Sono un gruppo eterogeneo , in grado di curare o di alleviare disturbi psichici di diversa natura attraverso una complessa azione su specifiche sostanze chimiche presenti nel nostro cervello.

Da un punto di vista dietetico non esistono particolari cibi da seguire durante una terapia con psicofarmaci, se non quella di evitare l’assunzione di alcolici.” Le benzodiazepine (farmaci che curano i disturbi d’ansia)- dice il Prof Alberto Siracusano Ordinario Psichiatria dell’ Università di Roma Tor Vergata– possono provocare nella persona profonda sonnolenza e momenti di ipotensione( pressione molto bassa) anche gravi. E’ chiaro che la gravità di queste situazioni dipende dalla dose del farmaco assunta.  Per alcuni farmaci antidepressivi- continua il professore-  è necessario evitare quei cibi e bevande che contengono una sostanza chiamata tiramina perché dannosa in associazione con l’alcool”

Ansia e depressione sono stati che predispongono alla assunzione di alcol dal momento che l’etanolo allevia i momenti di sofferenza e può essere ricercato come una “soluzione”, aspetto molto diffuso soprattutto tra le persone anziane a rischio per la possibilità di sviluppare complicazioni di interazione tra farmaci e alcool. “Purtroppo dice il prof Gianni Testino coordinatore  del centro alcologico della regione Liguria– la malattia psichiatrica può indurre alla assunzione di alcol ma è anche vero che il consumo di alcol può creare falsi malati di mente. Per questo la diagnosi  di disturbi psichici in persone dedite all’alcool è  molto difficile tanto da richiedere un periodo di astensione e l’unica terapia consigliata è  l’astensione dall’alcool non dagli psicofarmaci”.

“Nonostante la medicina di oggi sia concorde nel sostenere un’assistenza personalizzata, così che anche la prescrizione di uno psicofarmaco debba essere ritagliata sulla persona” spiega ancora Alberto Siracusano, eventuali richieste del paziente non vanno assecondate e l’associazione di alcol con psicofarmaci deve essere sempre e comunque vivamente sconsigliata soprattutto quando si devono azionare macchinari pericolosi o si intenda guidare  la macchina o un motorino perché possono determinare una riduzione dei riflessi”

Assumere contemporaneamente alcol e psicofarmaci talvolta può dare la sensazione di “stare meglio”, ma è un’illusione. Il medico deve fare molta attenzione a questo rischio e dovrebbe dedicare del tempo a raccomandare prudenza ai propri assistiti, dal momento che per il paziente è spesso difficile resistere alla tentazione  dell’alcool.

Monica Assanta da “IL PENSIERO SCIENTIFICO-EDITORE”

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