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Rubrica di Emanuela Medi
 

Il potenziale sommerso del Roero: l’azienda Deltetto

L’azienda Deltetto nasce nel 1953 e racconta la storia di una famiglia che inizia con nonno “Carlin” e le sue prime bottiglie prodotte a fine ‘800, a base Nebbiolo e Barbera.

Ci troviamo nel Roero, il cui nome proviene dal nobile Casato dei Conti Roero feudatari del XIII secolo, una terra che in passato faceva parte del fondale marino del Golfo Padano. Le primissime colline si formarono circa 2-3 milioni di anni fa, quando Langhe

e Roero erano ancora unite con il Tanaro a nord, ma l’erosione continua dei corsi d’acqua creò la separazione di due rive con il fiume al centro.

Le Rocche e i canyon sabbiosi hanno creato nel tempo un mosaico di terreni davvero variegato e questi sentieri naturalistici, affascinanti e tipici del paesaggio roerino, insieme a Langhe e Monferrato, sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2014. La stratificazione delle Rocche mostra inoltra testimonianze fossili che forniscono dati interessanti sull’evoluzione del territorio: le due rive al di là del Tanaro infatti hanno origini geologiche differenti che, come vedremo, si rifletteranno anche sul carattere dei vini. Le Langhe risalgono al Miocene e si presentano con terreno molto compatto, ricco di marne e argille.

Il suolo, specialmente intorno all’area di produzione del Barolo, si presta perlopiù ai vini rossi, di grande struttura. Le colline del Roero sulla riva sinistra del Tanaro invece, sono costituite da detriti alluvionali alternati a rocce di sabbia e calcare e si riferiscono al Pliocene, un periodo più recente. La produzione qui è perfetta sia per i vini rossi che per quelli bianchi, perché queste caratteristiche donano complessità ed eleganza all’uva. Nel decennio fra il 1970 e 1980 Antonio, il figlio di Carlo, una volta capite le qualità del terroir, produsse dal vigneto San Michele le prime bottiglie a base di Arneis, il più importante vitigno bianco del Piemonte, assieme agli spumanti a base Nebbiolo. La Doc Roero, nata nel 1985 e divenuta Docg nel 2004, fu l’unica in Italia a comprendere oltre la versione in bianco da Arneis, una in rosso da uve Nebbiolo. L’azienda produce il Roero Docg Gorrini dallo storico vigneto, ereditato dal nonno materno Aldo, nel comune di Santo Stefano Roero.

La voglia di sperimentare non si ferma e nel 2000 vennero piantate le prime uve internazionali Pinot Nero e Chardonnay da cui provenne il primo Spumante Metodo Classico.

Oggi Carlo, Cristina e Claudia, insieme a mamma Graziella e papà Tony, portano avanti la tradizione familiare, come nonno Carlin ha insegnato e dal 2017 l’azienda è biologica certificata, premiata per l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente nel 2018. La scelta del biologico proviene quindi dai preziosi apprendimenti, come mangiare la verdura e la frutta che si coltivano, compresa l’uva e dalla volontà di ricavare un prodotto sano, senza chimica aggiunta.

L’Azienda Deltetto applica l’inerbimento in vigna con essenze primarie come senape, orzo, e favino e pratica il sovescio con sostanze organiche, come la concimazione con effluenti locali fermentati insieme a vinacce e raspi, provenienti dalla pressatura dell’uva. I trattamenti sono eseguiti con l’uso esclusivo di rame e zolfo. La vendemmia avviene manualmente e in cantina la solforosa impiegata è davvero minima, grazie alla naturale vinificazione che protegge il vino nel tempo.

Le chiarifiche anche avvengono solo con prodotti vegetali, nessuna filtrazione per i rossi basta la micro-ossigenazione con permanenza in legno e per i bianchi una bassa pressione su supporto ceramico con coadiuvanti aggiunti. Per la pulizia e la sanificazione di vasche e botti in legno si utilizzano acqua calda e vapore, inoltre l’azienda dispone di un impianto autonomo per la depurazione delle acque reflue e impianto fotovoltaico per l’utilizzo di energia elettrica rinnovabile. Infine, anche se non meno importante, il packaging è di cartone riciclato e certificato FSC. Deltetto affronta anche temi d’interesse socio-culturale e come ogni anno propone un’etichetta d’artista: quest’anno il progetto che abbraccia arte e cultura riflette sul problema dei rifiuti plastici che finiscono nei fondali marini, nuocendo oltretutto alla fauna marina. L’etichetta della vino Riserva San Defente 2018 è stata disegnata da Alice Piaggio. La produzione è limitata a 1748 bottiglie e 40 magnum ed ognuna è numerata. La nostra è la numero 501.

Roero Arneis Docg San Defendente Riserva 2018 Arneis 100% Alc 13,5%

Vigneto storico che sorge a San Defendente, attualmente menzione geografica del Roero, una piccola frazione sita sulle colline intorno Canale, luogo d’origine della famiglia Deltetto. L’altitudine supera i 300 metri, ottimale per la crescita dell’Arneis. La fermentazione avviene alla temperatura controllata di 16°C, in barriques di rovere francese di secondo passaggio per circa 6 mesi, segue l’affinamento in bottiglia di almeno un anno.  Paglierino lucente e di impatto spartito fra cedro, acacia ed erbe aromatiche. La bocca è fresca, leggermente speziata e dai richiami di ribes bianco. Seduce il palato con sensazioni minerali. Eleganza e grande versatilità. Trancio di spada marinato all’aneto.

Roero Docg Gorrini 2018 Nebbiolo 100% Alc 14,5%

Storico vigneto, ereditato dal nonno materno Aldo, nel comune di Santo Stefano Roero. Macerazione a contatto con le proprie bucce per circa 10 giorni e successiva maturazione in botti di rovere per circa 18 mesi. Affinamento in bottiglia.

Fra il rubino e il granato profuma di frutta matura, iris e viola fiorite e accenni di tamarindo. Il sorso è grintoso, con giusto rilievo tannico e balsamicità in evidenza. Volume e alcol danzano in equilibrio invitando la beva. Risotto al tartufo di Alba.

Le conchiglie sono la testimonianza delle origini marine del Roero, un suolo caratterizzato dalle arenarie, rocce costituite da sabbia e calcare. Dalla selezione “Le conchiglie del Roero” proviene il vino:

Langhe Doc Pinot Nero 777 2018 Pinot Nero 100% Alc 13,5%

La selezione 777 nasce da una passione per il Pinot Nero, famoso per il suo carattere robusto e il potenziale di longevità. Il vigneto si trova in collina di San Michele, vicino all’azienda, dove il terreno è marnoso e riccamente nutriente per l’uva. La macerazione avviene a contatto con le proprie bucce e dura circa 30 giorni, matura poi in botti e barriques di rovere per circa 18 mesi. Af­fina in bottiglia. Appena granato davvero luminoso è inequivocabile nei riconoscimenti di rosa, lampone, tabacco biondo e pepe rosa. Il palato è fresco e d’ottima struttura e si adagia su un’impronta morbida. Una persistenza minerale rivela l’identità del terroir di provenienza ed è corredata da trama tannica senza spigoli. Maialino arrosto.

Alta Langa Docg Brut Millesimato 2017 Pinot Nero Chardonnay Alc 12,5%

Fermentazione a 18 °C in acciaio e presa di spuma secondo il Metodo Classico a 12 °C. Affinamento sui propri lieviti in bottiglia per almeno 30 mesi. Paglierino smagliante con perlage fine e di ottima continuità, mostra naso invitante di mughetto, mela renetta e rosa bianca. Il sorso è deciso con accenni lievemente agrumati alternati a soffi di vaniglia. Lascia il palato pulito e si dispone verso una chiusura iodata. Seppioline con piselli.

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.