Il Nizza, la così detta “super Barbera”, è ufficialmente una DOCG: a sancirlo definitamente è la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea. È la conclusione di un lungo iter cominciato nel lontano 2000, portato avanti dal gruppo dei produttori locali, guidato all’epoca da Michele Chiarlo. Il Nizza DOCG rientra dunque nelle denominazioni di origine tutelata del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
“Questo è l’ultimo atto di un lungo iter che ha visto come protagonisti tutti i produttori del Nizza Docg, uniti nella consapevolezza di avere un grande vino, che aveva diritto ad avere una propria denominazione di origine controllata e garantita. È stato un percorso lunghissimo e forse nessun’altra denominazione italiana ha dovuto attendere così tanto, ma ne è valsa la pena”. Queste le parole di Gianni Bertolino, Presidente dell’Associazione Produttori del “Nizza”.
Cresce dunque l’attenzione del mercato internazionale per il Nizza DOCG, e crescono i parametri positivi: sono infatti cresciuti i vigneti dedicati a questa denominazione, negli ultimi anni (200 su un potenziale stimato di 720) ed aumenta il numero di bottiglie prodotte, circa mezzo milione alla vendemmia 2018, con circa 60 aziende associate.
