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Rubrica di Emanuela Medi
 

Si invertono i ruoli. Valutati dagli chef i piatti dei giornalisti e dei critici

E’ il nuovo format Franciacorta. Un vero e proprio capovolgimento di ruoli nella critica gastronomica . Press-Chefs è un progetto nato da un’idea di Roberta Bianchi, patronne di Villa Franciacorta, la prestigiosa cantina “solo millesimati” di Monticelli Brusati. 

A cucinare, infatti, sono i giornalisti, che diventano “cuochi”; e a giudicare i loro piatti sono chef, ristoratrici e ristoratori. In fondo, gli Chef hanno bisogno di chi parla di loro e della loro arte e la stampa ha il compito di informare e di raccontare storie di uomini e donne.

La prima edizione di quello che si preannuncia essere il primo appuntamento di una lunga serie, si è tenuta nella location professionale di GUSTINCANTO, a Fidenza, regno degli chef Daniele Persegani e Luca Bagnoli.Giornalisti enogastronomici si sono cimentati con ingredienti a sorpresa (indicati last minute), dando vita a una sfida divertente: un’occasione per mettersi in gioco, per sdrammatizzare e vivere con ironia un’inversione di ruolo del tutto nuova.

I piatti preparati sono stati sottoposti al giudizio di una giuria interamente composta da chi ha con il cibo un rapporto stretto e quotidiano, che ha fatto della cucina una scelta di vita e professione. Tra gli altri non possiamo non citare Philippe Léveillé, chef e proprietario del ristorante Miramonti l’altro di Concesio, Andrea Marenzi di Èla Osteria in Villa, Luca Bellanca del Meta di Lugano, Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio, e altri. Stellati e non, accomunati da passione ed entusiasmo, oltre che da rigore e tecnica.

I CRITERI

Coerenza degli ingredienti, cotture appropriate, preparazione e presentazione del piatto.

La prima edizione ha avuto come protagonista la pasta al pomodoro, un piatto semplice che, proprio per questo, può mettere in risalto l’originalità, l’estro e la capacità di chi la cucina. La vittoria è andata alla squadra composta dai giornalisti Alberto Lupini e Marco Lupi con la proposta chiamata “in Villa aspettando la primavera”: una pasta con un pizzico di peperoncino, peperoni tagliati a cubettini, pomodorini rossi e pomodorini gialli confit, questi ultimi cucinati in padella con zucchero e sale come da ricetta canonica. Il tutto abbinato a Cuvette.

Villa Franciacorta non è nuova a queste provocazioni: nel 2001 aveva dato vita a Sparkling Menu, concorso nato con il chiaro intento di diffondere la cultura del Franciacorta a tutto pasto in un periodo in cui la bollicina era totalmente relegata al brindisi di inizio o di fine pasto. Etichetta identitaria di quel progetto è stata – in tutte le edizioni – Cuvette Franciacorta Brut Millesimato, il Cru della maison, ideato dal fondatore Alessandro Bianchi per il matrimonio della figlia Roberta, ora alla guida dell’azienda con il marito Paolo Pizziol.

Press-Chefs rappresenta un nuovo tassello nel mosaico di iniziative e progetti portati avanti da Villa Franciacorta, accomunati dal desiderio di creare cultura anche passando attraverso esperienze inusuali  che avvicinino i più al mondo del cibo e del vino in modo che spesso può apparire provocatorio, ma che poi si rivela essere antesignano di future tendenze.

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