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Rubrica di Emanuela Medi
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Onav organizza a Modena il secondo Master 11/12 giugno Avete sentito parlare di anarchia dei vini naturali? Certo il termine è forte ma non poi così tanto lontano dalla realtà .Dice Franceso Iacono direttore generale Onav” Il mondo dei vini naturali è molto forse troppo sfaccettato: tutti ci vogliono entrare, molti pensano di esserci e ognuno li interpreta a modo suo. Forse questo è un pregio perché è un mondo che non deve essere confinato.” “ Oggi l’unico codice riconosciuto- sottolinea il direttore generale- è quello francese che individua in dieci regole cosa sono i vini naturali ( utilizzo o meno di prodotti chimici e altro ) e include codici di comportamento da parte del produttore e dell’intera filiera” Ma come in tutte le medaglie che si rispettano c’è la facciata negativa. Dice ancora Iacono “ L’aspetto negativo è dato dalla eccessiva personalizzazione del vino prodotto, reso troppo individualista ed esponendo il suo vino alle critiche della miriade di associazioni ognuna delle quali si rifa alla propria idea di vino naturale, o biodinamico o ancestrali creando una grande confusione” Che fare allora? ” E’ necessario formare il consumatore affinchè abbia una sua idea di quello che per lui è un vino naturale, che

In un precedente articolo pubblicato il 5 Marzo mettemmo in evidenza le gravi difficoltà cui andavano  incontro i sommelier per la perdita di gusto e olfatto, tra i disturbi più diffusi del Covid-19. Ora a scendere in  sono i sommelier francesi che chiedono al  primo ministro di favorire l’accesso alla vaccinazione per i degustatori di vino. I primi a porsi  l’interrogativo.“What’s a Sommelier to Do When They Lose Their Sense of Smell?”,  sono stati due giornalisti d’oltreoceano Robert Camuto e Julie Harans che hanno posto la domanda, in un servizio della celebre rivista del vino Wine Spectator,  alle maggiori personalità internazionali del mondo della degustazione.  In Francia un sondaggio condotto dall’Unione enologi francesi che ha interpellato 2600 lavoratori  ha rilevato che il 70% di coloro che avevano contratto il virus, avevano perso l’olfatto , di questi  la metà il gusto e per il 40%  la perdita  di  entrambi i sensi prolungata nel tempo.  E visto che la degustazione è un momento fondamentale  circa le decisioni che vengono prese in vigna e in cantina, sostiene la categoria d’oltralpe,   non è  stata da meno l’ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di vino che per  bocca  del suo direttore, Francesco Iacono,  cita il Geo-Sensory Tasting, metodo di degustazione promosso

In un precedente articolo pubblicato il 5 Marzo mettemmo in evidenza le gravi difficoltà cui andavano  incontro i sommelier per la perdita di gusto e olfatto, tra i disturbi più diffusi del Covid-19. Ora a scendere in  sono i sommelier francesi che chiedono al  primo ministro di favorire l’accesso alla vaccinazione per i degustatori di vino. I primi a porsi  l’interrogativo.“What’s a Sommelier to Do When They Lose Their Sense of Smell?”,  sono stati due giornalisti d’oltreoceano Robert Camuto e Julie Harans che hanno posto la domanda, in un servizio della celebre rivista del vino Wine Spectator,  alle maggiori personalità internazionali del mondo della degustazione.  In Francia un sondaggio condotto dall’Unione enologi francesi che ha interpellato 2600 lavoratori  ha rilevato che il 70% di coloro che avevano contratto il virus, avevano perso l’olfatto , di questi  la metà il gusto e per il 40%  la perdita  di  entrambi i sensi prolungata nel tempo.  E visto che la degustazione è un momento fondamentale  circa le decisioni che vengono prese in vigna e in cantina, sostiene la categoria d’oltralpe,   non è  stata da meno l’ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di vino che per  bocca  del suo direttore, Francesco Iacono,  cita il Geo-Sensory Tasting, metodo di degustazione promosso

L’interrogativo è quanto mai appropriato in tempo di Covis-19 che tra le più importanti manifestazioni è la perdita di olfatto.“What's a Sommelier to Do When They Lose Their Sense of Smell?”,  se lo sono  chiesto due giornalisti d’oltreoceano Robert Camuto e Julie Harans che hanno posto la domanda, in un servizio della celebre rivista del vino Wine Spectator,  alle maggiori personalità internazionali del mondo della degustazione: tra queste, a rappresentare l’Italia, Francesco Iacono, direttore di ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino che cita il Geo-Sensory Tasting, metodo di degustazione promosso dal ricercatore Jacky Rigaux incentrato sulle sensazioni tattili alla bocca, la mineralità e la consistenza. «La bocca esprime diverse sensazioni ed emozioni. – Dice Iacono – Parlare con gli amici affetti dal virus mi ha fatto pensare al modo in cui esaminiamo il vino. Trovo interessante l’approccio di Rigaux per trovare altri modi per degustare il vino». Riportiamo alcune osservazioni di importanti enologi come pubblicato sulla rivista Wine Spectator nell’articolo a cura di Robert  Camuto e  Julie Harans Lo scorso marzo, Philippe Faure-Brac, uno dei sommelier più famosi di Francia, ha chiuso il suo ristorante parigino, Bistrot du Sommelier, mentre la Francia entrava nel suo primo blocco nazionale COVID-19. Due settimane dopo, a

A  Vanessa Massé  il premio “Sommelier” dell’edizione 2021 della Guida Michelin Francia. Un riconoscimento speciale, voluto  dagli Ispettori della Guida Michelin Francia  per evidenziare i  diversi mestieri della ristorazione dal servizio di sala e sommelier , ma anche pasticceria. “Nonostante la crisi che i ristoratori continuano ad affrontare, l’edizione 2021 ribadisce la solidità, l’eccellenza e il dinamismo del panorama gastronomico francese, che vede fiorire in diversi luoghi del Paese tanti giovani talenti” riporta un comunicato della stessa guida. Vanessa Massé (foto Facebook) E così  la terza stella è arrivata per il ristorante AM par Alexandre Mazzia a Marsiglia. 33 nuovi esercizi impegnati in un approccio alla gastronomia sostenibile, mentre 54 son coloro che si sono aggiudicati la loro prima stella. Tra questi c’è anche un ristorante che propone la cucina italiana, La Table d’Antonio Salvatore au Rampoldi, Monaco.“Come gli chef anche i nostri Ispettori locali hanno dovuto adattarsi per garantire l’edizione 2021 – afferma Gwendal Poullennec, Direttore Internazionale delle Guide MICHELIN. Grazie ad un investimento eccezionale da parte loro, ma anche da parte dei nostri team internazionali, sono riusciti a stabilire una proposta di ristoranti affidabile come negli anni precedenti, mantenendo la nostra storica metodologia ed eseguendo tutte le prove tavola come al solito.”