Il mercato italiano cala ma regge il confronto con la Francia che registra un -22,2%, in particolare sui mercati extra UE. Ma se il primo bimestre è stato da record , il secondo da dimenticare: in sintesi il quadro del vino italiano come emerso dall’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor causa Covid-19, al contrario del suo principale competitor, la Francia, in caduta libera. Il quadro del mercato del vino nel primo quadrimestre, è ormai bene delineato: da record nei primi due mesi, assolutamente negativo in Marzo e Aprile quest’ultimo in in pieno lockdown globale e tra i peggiori di sempre.
Nel complesso, andando a misurare le performance a valore del periodo nei top 10 Paesi importatori (che valgono il 50% dell’export del Belpaese), l’Italia segna a sorpresa +5,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, grazie all’ottima prestazione negli Stati Uniti (+10,8%, nei primi 2 mesi il dato era a +40%) e in Canada (+7,1%). Profondo rosso invece sul vino francese (-10,1%), in ritirata nelle sue piazze chiave sia in Oriente che in Occidente.la situazione già complessa a marzo, diventa proibitiva ad aprile, dove per i fermi imbottigliati italiani si registrano pesanti cali in tutti i mercati considerati a eccezione di Canada, Russia e