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Rubrica di Emanuela Medi
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Dati positivi per il Parmigiano Reggiano che chiude il 2021 con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi: il giro d’affari al consumo tocca il massimo storico di 2,7 miliardi di euro contro i 2,35 miliardi del 2020; al massimo anche il valore generato alla produzione con 1,71 miliardi di euro contro gli 1,52 miliardi del 2020.Il 2021 è stato un anno record anche per la produzione, che cresce complessivamente del 3,9% rispetto all’anno precedente. I 4,09 milioni di forme (circa 163 mila tonnellate) rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Volumi che orientano il Consorzio a puntare sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua, ma programmata, espansione. Negli ultimi quattro anni, la produzione è aumentata da 3,7 milioni di forme a 4,09 milioni di forme, registrando una crescita pari al 10,6%. Per quanto riguarda la distribuzione dei consumi il mercato del Parmigiano Reggiano sta diventando sempre più internazionale.  Consumi L’Italia, che rappresenta il 55% del mercato, ha registrato un incremento dei consumi pari al +4,5% rispetto ai livelli pre-pandemia: 89.101 tonnellate nel 2021 contro le 85.258 del 2019. Il dato risulta essere in leggera flessione (-1,3%) se comparato

Se  c’è una pubblicità e una comunicazione che fa faville è  quella legata alla gastronomia: ogni giorno a Vinosano arrivano decine di idee, appuntamenti, premi, corse e rincorse alcune divertenti, altre innovative, molte ripetitive, ma  sempre all’insegna della sostenibilità, del benessere, della convivialità, della genuinità : poche pensano  a comunicare il valore del prodotto in termini di ricerca, lavoro, e valore nutrizionale. Ci ha pensato il Parmigiano Reggiano  la cui comunicazione   ha capito  quanto è importante per il consumatore entrare e far parte dei processi di lavorazione, come nasce il formaggio, la  cagliatura, la salatura e cosi via.. Il rigido disciplinare di produzione della DOP impone ai casari di trasformare il latte in formaggio ogni giorno e così, gli oltre cinquantamila lavoratori della filiera hanno continuato a rifornirne gli italiani anche in tempi di Covid. C’è però un’attività che è stato indispensabile sospendere per legge: le visite in caseificio. Pochi sanno che, ogni anno, oltre 168 mila visitatori prenotano una visita in caseificio, anche tramite la pagina web Visita e Degusta, per assistere alla nascita di una forma di Parmigiano Reggiano .Il Consorzio ha voluto colmare questa lacuna con sette dirette Facebook, a partire da venerdì 26 febbraio, per assistere

Performance decisamente positive per il Parmigiano Reggiano. Non solo il prodotto confezionato (le porzioni e il grattugiato che rappresentano il segmento più performante) ha segnato un +15,1%, ma anche la remunerazione è tornata a dare soddisfazione ai produttori. Il prezzo (da produttore a grossista) del Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi era 7,55 €/kg in giugno, oggi è 10,00 €/kg (fonte Borsa Merci Parma): ha registrato pertanto una crescita delle quotazioni superiore al 30%.Ciò va a vantaggio di tutta la filiera e della comunità che vive di Parmigiano Reggiano che è composta da circa 50mila persone. In crescita anche la produzione: sempre nei primi 9 mesi del 2020 ha segnato un +4,86%. È stata inoltre prevista una deroga al disciplinare, come previsto da legge 1151/2012 che regola le DOP in caso di emergenze sanitarie, per consentire maggiore flessibilità ai tempi e vincoli di lavorazione al fine di evitare la chiusura di caseifici e allevamenti. “Siamo orgogliosi dei nostri caseifici e del modo in cui hanno reagito alla pandemia – ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano.   Il Parmigiano Reggiano  sta superando brillantemente questa sfida, con buone performance in termini di vendite (+15,1% nei primi novi mesi del 2020 per il

Battaglia vinta : il colosso americano delle zuppe Campbell’s – che produce un fatturato di 8 miliardi l’anno –  elimina dalle etichette dei suoi prodotti qualsiasi riferimento al Parmigiano Reggiano.  Sulla linea di sughi “Prego” erano infatti visibili foto di porzioni di formaggio con i noti puntini che vengono impressi all’origine su ogni forma di Parmigiano Reggiano. I sughi Campbell’s riportano in etichetta l’ingrediente parmesan che nulla ha a che vedere con l’originale prodotto Dop italiano.Per questo motivo, il Consorzio - con il supporto dello studio legale Shepherd, Finkelman, Miller & Shah, LLP - si è opposto ed ha richiesto all’industria conserviera statunitense di rimuovere le immagini in quanto ingannevoli per gli acquirenti.  L'etichetta Prego Ricordiamo che il Parmigiano Reggiano è una Dop e che, come tale, può essere prodotta solo in zona tipica: nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, parte di Bologna e di Mantova e che l’utilizzo del marchio di origine (i famosi puntini riportanti la denominazione: “Parmigiano Reggiano”) possono essere riferiti solo all’autentico prodotto italiano.  “Se una multinazionale come Campbell – osserva Nicola Bertinelli presidente -usa le immagini del Parmigiano Reggiano su un prodotto contenente parmesan, questa è la prova evidente che per i consumatori di Campbell il nome ‘parmesan’ non è

Sono a tutti gli effetti  alimenti funzionali nella dieta umana: come tanti prodotti ritenuti solo salutistici, numerosi studi hanno invece dimostrato il valore aggiunto non indifferente in termini di qualità  , caratteristiche organolettiche  e funzioni importanti all’interno dell’organismo umano. Nonostante la guerra dei dazi e per il parmigiano Reggiano il  secondo posto dopo l’american Rogue River Blue, alla World Cheese Award che si è appena conclusa a Bergamo, dove per ‘altro La Nazionale del Parmigiano Reggiano ha vinto 110 medaglie tra cui 4 Super Gold , sono molti   gli studi che hanno da sempre sottolineato il valore funzionale del  Parmigiano Reggiano e del Grana Padano . Iniziamo da quest’ ultimo . Una ricerca dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano svolto in collaborazione con il Gaetano Pini-Cto di Milano, ha dimostrato che rispetto agli uomini le donne sono più longeve degli uomini: circa 85 anni rispetto gli 80 di media per gli uomini, merito soprattutto del migliore stile di vita e nutrizionale :bevono meno alcool, fanno più attività fisica, assumono una maggiore quantità di proteine, vitamina A, verdure con una importante quota complessiva di polifenoli( potenti antiossidanti), sali minerali  e vitamine. Da dove?Come ha detto in unna intervista a Vinosano, il Prof Giovanni

Da venerdi 2 a lunedi 5 agosto si terrà la 53° Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina per raccontare e celebrare l’eccellenza produttiva locale. Il suo sapore deciso e il colore giallo paglierino intenso rendono il Parmigiano Reggiano di Montagna un prodotto dalle caratteristiche inconfondibili e sempre più richiesto sulle tavole dei consumatori. Basti pensare che nel 2018 il 21,6% della produzione totale della DOP, ben 800.318 forme, è avvenuta nei 93 caseifici di Montagna sparsi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna dove sono impiegati oltre 1.100 allevatori..In particolare, saranno ben 33 i caseifici di Montagna che parteciperanno alla Fiera per presentare i propri “gioielli” 24 e 30 mesi, offrendo a tutti i visitatori degustazioni con la possibilità di acquisto. L’appuntamento più atteso della Fiera sarà la gara tra i diversi Caseifici aderenti alla manifestazione (“il Palio del Parmigiano Reggiano”) che si terrà lunedì 5 agosto alle ore 21.00 in piazza IV Novembre: ciascun caseificio aprirà una forma che sarà giudicata da sei assaggiatori diplomati Assaggiatori Parmigiano Reggiano. Ci sarà inoltre la tradizionale gara di taglio della forma: sotto gli occhi del giudice e del pubblico, i mastri casari si sfideranno nel tagliare in più porzioni una forma, sino a spaccare, al grammo, la

Il Parmigiano Reggiano è tra i formaggi più antichi e ricchi di grandi dimensioni si che si  conoscono: i monaci benedettini che nel Medioevo avviarono la produzione di grandi forme destinate ad una lunga stagionatura non usavano additivi né conservanti. Dopo nove secoli il Parmigiano Reggiano usa gli stessi ingredienti: latte crudo, sale, caglio che con l’antica artigianalità, i maestri caseari  trasformano nel formaggio più conosciuto e venduto al mondo. CIBOSANO propone un filmato prodotto dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, inaugurando, la domenica, un nuovo filone sulla lavorazione, la storia, la cultura della nostra enogastronomia. Emanuela Medi giornalista, sommelier