a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"salute" (Pagina 4)

salute Tag

Zhang R, Shen L, Miles T, Shen Y, Cordero J, Qi Y, Liang L, Li C.JAMA Netw Open. 2020;3(6):e207922. Published 2020 Jun 1. doi:10.1001/jamanetworkopen.2020.7922 Il dibattito sugli effetti di salute del consumo moderato di bevande alcoliche si è recentemente ampliato alla possibilità che tali consumi influenzino, in senso favorevole o sfavorevole, il declino cognitivo che spesso si osserva nelle fasi avanzate della vita, e che per la sua diffusione sta diventando una delle principali criticità sanitarie e sociali nelle società industrializzate come la nostra. Cosa c’è di nuovo? Alle numerose segnalazioni che hanno rilevato effetti favorevoli, su vari aspetti delle funzioni cognitive, associate al consumo di quantità moderate di alcool si sono affiancati, negli ultimi anni, alcuni studi, basati su tecniche di imaging cerebrale, che hanno invece identificato possibili effetti sfavorevoli dell’alcool stesso su aree specifiche del cervello umano; per esempio alcune aree connesse alla memorizzazione, come l’ippocampo. È quindi interessante esaminare i risultati di questo studio, condotto negli Stati Uniti, che ha esaminato la “traiettoria” del declino cognitivo in circa 20.000 soggetti di ambo i sessi (prevalentemente donne) di età media di 62 anni al momento dell’inizio dello studio , seguiti per una media di circa 9 anni. In questo periodo i

Una grande ricerca internazionale, alla quale partecipa il Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed, mostra che il nostro Paese, in linea con le altre nazioni occidentali, vede un netto miglioramento della situazione del colesterolo nei suoi cittadini Diminuiscono sia il colesterolo totale che quello “cattivo” non-HDL. È l’incoraggiante fotografia del popolo italiano che emerge dallo studio internazionale NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivistabritannica Nature. Guidata dall’Imperial College di Londra, e con la partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; la ricerca ha visto il contributo dei dati raccolti dal Progetto Moli-sani dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). Mentre il nostro organismo ha naturalmente bisogno del colesterolo, un suo eccesso può portare a un accumulo nei vasi sanguigni. E quasi tutti hanno ormai imparato a distinguere quello "buono" (HDL), protettivo contro infarto e ictus, dal "cattivo", non HDL, tipicamente legato a diete ricche di grassi saturi e trans, che avrebbe un ruolo importante nell’aumentare il rischio di patologie cerebro - cardiovascolari. Conoscere la situazione del colesterolo nelle popolazioni diventa allora uno strumento indispensabile per la prevenzione e la salute pubblica. Questo è l’obiettivo della ricerca NCD-RisC, che ha utilizzato informazioni raccolte su 102,6 milioni di individui in 200 Paesi per un

In relazione all’emergenza Covid-19 la Fondazione Edmund Mach e l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento hanno sottoscritto e reso operativo un accordo di collaborazione tecnologica con il quale l’ente di San Michele contribuisce a potenziare la capacità produttiva giornaliera diagnostica sui tamponi. Il protocollo, firmato dai direttori Mario Del Grosso Destreri e Paolo Bordon, si affianca alla collaborazione già iniziata nelle scorse settimane, concretizzatasi con la fornitura da parte di FEM di dispositivi tecnologici che consentono di velocizzare l’estrazione dell’ Rna del virus dai tamponi. L’attività analitica che verrà svolta a San Michele, vede coinvolti ricercatori, tecnologi e tecnici, per effettuare le analisi in stretto raccordo con il Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Ospedale S. Chiara. Un vero e proprio sforzo collettivo del Centro Ricerca e Innovazione FEM che analizzerà l’RNA estratto presso APSS per confermare la positività o la negatività dei tamponi che verranno restituiti alla stessa Azienda Sanitaria per la validazione finale dei risultati del test. “Nell’arco di pochi giorni - spiega il direttore generale, Mario Del Grosso Destreri- sono stati compiuti in FEM notevoli sforzi per convertire tecnologie e tecniche finalizzate ad attività di ricerca in ambiti differenti e metterle a servizio dell’emergenza che il territorio

Fisk J, Khalid S, Reynolds SA, Williams CM. Br J Nutr. 2020;1–22. doi:10.1017/S0007114520000926 02-04-2020 L’importanza  da un punto di vista nutrizionale del consumo di alimenti ricchi di polifenoli ( potenti antiossidanti) è nota da tempo, specie per quanto riguarda la salute cardiometabolica. Meno nota invece è l’associazione tra il consumo di questi alimenti e il rischio di sviluppare disturbi depressivi. Gli autori di questo studio hanno focalizzato l’attenzione sul possibile effetto antidepressivo del mirtillo negli adolescenti, probabilmente da ricercarsi nel loro importante contenuto in antocianine, composti di natura polifenolica, e in particolare nella capacità di interagire sui MAO, enzimi coinvolti nella regolazione del tono dell’umore. In questo studio controllato, in doppio cieco, 64 adolescenti, di cui 35 femmine e 29 maschi, di età compresa tra 12 e 17 anni, sono stati divisi in due gruppi,  rispettivamente al consumo di una bevanda a base di mirtilli selvatici, contenente 13 g di polvere di mirtillo (circa 253 mg di antociani) o di un placebo, per 4 settimane. I segni di ansia e di depressione, valutati all’arruolamento con un questionario ad hoc (MFQ), sono risultati nella norma nella maggior parte dei partecipanti allo studio; 6 soggetti (il 9,38% del totale) presentavano invece punteggi al di sopra del livello soglia

Sono le ore di lavoro e gli anni di servizio le principali cause di stress e malattia dei cuochi. E’ il risultato di una ricerca effettuata su 170 cuochi, promossa dalla Federazione Italiana Cuochi e realizzata dal CNR-Irib di Cosenza,  pubblicata su Froniers public Health . Ma fare lo chef è veramente cosi stressante? E soprattutto qual è il rapporto tra stress psicologico e la presenza di malattie professionali nell'intera popolazione di chef? “Il lavoro dello chef è uno di quelli più esposto a rischi per la salute dovuto allo stress, ma mai nessuno ha fornito una valutazione scientifica quantitativa dei rischi e delle sue caratteristiche”, spiega Antonio Cerasa, ricercatore presso Cnr-Irib e coordinatore della ricerca. “Il nostro studio ha definito per la prima volta, in maniera quantitativa, il legame tra stress, lavoro e salute nella categoria dei cuochi italiani, utilizzando il materiale messo a disposizione dalla Fic. Infatti, per realizzare questa ricerca epidemiologica, è stata messa a punto un’app dove tutti gli iscritti alla Federazione, potevano collegarsi e, compilando dei moduli demografici e dei test psicologici, partecipare all’indagine scientifica”.  Lo stress in cucina è effettivamente altissimo, causato da tensioni e pressioni psicologiche dovute principalmente alla mole di lavoro, alle numerose

Per quali malattie sono a rischio? L’analisi delle proteine del sangue è più affidabile di quella genetica Il plasma come specchio della salute attuale e futura. Dal tipo di proteine presenti nel sangue e dalla loro concentrazione si ricavano informazioni affidabili sulle condizioni fisiche del momento e sui fattori di rischio per diverse malattie. La proposta è di puntare sulla proteomica La scoperta Apnee notturne, chi perde peso dorme meglio e la ragione è impensabile: con la dieta dimagrisce anche la lingua L’obesità è il principale fattore di rischio per le apnee notturne. È risaputo che dimagrendo i sintomi migliorano, ma non era chiaro perché. Ora lo sappiamo: quando si perde peso anche il grasso della lingua si riduce e l’aria circola meglio Salute Donne, serve più attenzione alla salute cardiovascolare. I vasi sanguigni femminili invecchiano più rapidamente di quelli degli uomini Un nuovo studio conferma che esistono delle differenze sostanziali nel modo in cui uomini e donne sviluppano malattie cardiovascolari. Nelle donne l’ipertensione si manifesta a un’età più giovane e progredisce più rapidamente rispetto agli uomini Fonte: Healthdesk.it

Uno studio italiano condotto su ventitremila persone, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, mostra come consumare regolarmente questa spezia comporti una riduzione del rischio di mortalità cardiaca del 40 % e di quella per cause cerebrovascolari di oltre il 60% Il peperoncino piccante è un ospite molto frequente sulle tavole degli Italiani, e nel corso dei secoli sono stati in tanti a decantarne virtù terapeutiche di vario tipo. Ora una ricerca condotta dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in collaborazione con il Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Università dell’Insubria di Varese e del Cardiocentro Mediterranea di Napoli, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), mostra come le persone abituate a consumarlo regolarmente abbiano un rischio di mortalità per ogni causa  ridotto del 23% rispetto a chi non lo gradisce. Lo studio ha preso in esame 22.811 cittadini del Molise partecipanti allo studio Moli-sani. Seguendo il loro stato di salute per un periodo medio di circa 8 anni, e confrontandolo con le loro abitudini alimentari, i ricercatori Neuromed hanno potuto dimostrare come nelle persone che consumano regolarmente peperoncino (4 volte a settimana o più)  il rischio di morire

Siddarth P, Li Z, Miller KJ, Ercoli LM, Merril DA, Henning SM, Heber D, Small GW Am J Clin Nutr 2019 Nov 12 Che la memoria subisca un rallentamento fisiologico con il passare dell’età, in particolare dopo i 45 anni  è cosa nota e scientificamente dimostrata. Per la maggior parte delle persone, questa perdita resta relativamente stabile nel tempo, anche se viene percepita in grado di interferire con le normali attività quotidiane. Gli interventi maggiormente accreditati si basano sull’allenamento mentale e su quello fisico, su un’alimentazione equilibrata e su uno stile di vita complessivamente corretto.  Dal punto di vista nutrizionale gli alimenti che più concorrono a “ rafforzare “ la memoria sono dalla vitamina D agli omega-3 del pesce, dalla curcumina alla salvia. Alcuni gruppi stanno approfondendo anche gli effetti del succo di melograno, bevanda tra le più ricche di ellegitannini, polifenoli dotati di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Ma veniamo allo studio dove sono stati messi a confronto gli effetti dell’assunzione quotidiana, per 12 mesi, di succo di melograno (236,5 mL) oppure di una bevanda placebo (simile per colore e sapore al succo di melograno, ma priva di polifenoli). I risultati sono stati valutati in tempi diversi con l’ausilio di  test mnemonici: prima dell’inizio

Contenere l'inevitabile aumento delle calorie pre-natalizie: non è un'impresa impossibile soprattutto per accellerare il nostro metabolismo : cinque gli ingredienti suggeriti da Paola Di Giambattista, Healthy Food specialist, Free from Chef e Nutritional Cooking Consultant. BROCCOLI  Ottimi detossinanti: ciò significa che aiutano a liberare l’organismo dalle scorie, facilitando i processi digestivi. “Per ovviare- dice  la specialista-al problema del loro odore in cottura è bene sapere che sono buonissimi anche crudi in insalata, meglio ancora se sono conditi con la citronette. In questo modo il nostro organismo intercetta facilmente la clorofilla, che ha ottimi effetti disintossicanti. Il segreto dei broccoli è il Boro, un elemento che aiuta a fissare il calcio nelle ossa e ad attivare il metabolismo.    PEPERONCINO Il fatto che il peperoncino riduca il grasso è ormai comprovato dalla scienza, che lo consiglia anche in caso di sovrappeso e obesità. Il merito è tutto della Capsaicina, il principio attivo che alza la temperatura corporea, aumenta la sudorazione e accelera il ritmo metabolico, favorendo il calo ponderale. Il suo effetto può durare dai 20 minuti alle 6 ore e può essere addirittura potenziato dall’attività fisica; non a caso, in commercio esistono appositi integratori da assumere prima dell’allenamento.  TÈ VERDE ". Questa preziosa bevanda- sottolinea la  Di

Sembra un paradosso che gli italiani l’abbiano scoperta per un turismo in grado di migliorare il benessere psico fisico, quando dovrebbe essere una priorità, ma dati alla mano la vacanza non è più solo enogastronomia, arte, cultura ma il piacere di ritrovare una forma logorata nel corso dell’anno e il” sentirsi bene. “L’Italia è  prescelta, sotto questo aspetto, dai turisti stranieri che la mettono avanti agli Usa e Francia ,lo è anche per i giovani cui non dispiace qualche giorno in alberghi con SPA per una remise en forme. E se i soldi non sono un marcatore certo che le preferenze vanno agli alberghi di lusso : tra italiani e stranieri nel 2019 vi sono stati   ben 11 milioni di pernottamenti. Una vera e propria industria che non conosce crisi stando alle previsioni di un +6,2% nel 2025 ( dati ENIT Agenzia Nazionale per il Turismo). Traina lo shopping del lusso e visto che parliamo di traino ancora una volta tutta la filiera legata al cibo cibo si conferma la prima ricchezza nazionale (Coldiretti) con 538 miliardi di fatturato e oltre 3 milioni di posti di lavoro. Precisa Coldiretti che mai tanto cibo e vini italiano sono stati consumati all’estero con