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Rubrica di Emanuela Medi
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Ottobre 2019

Ma siamo proprio sicuri che non concimare la terra sia una pratica corretta? Lo ha dimostrato un progetto di ricerca di EuroChem una delle più importanti realtà internazionali nel comparto dei fertilizzanti assieme all’Università della Tuscia  e all’università di Milano con la supervisione dell’enologo Riccardo Cotarella e Attilio Scienza dell’Università di Milano.” Il corretto apporto di sostane appositamente studiate- dice Pietro Costanza di EuroChem Italia- come il   potassio esclusivamente da solfato e azoto totalmente  assimilabile realizzati con una tecnica industriale molto sofisticata, hanno  fornito elementi nutritivi nel momento vegetativo e produttivo della pianta tali da consentire risultati sorprendenti sulla qualità e produzione dell’uva.” Risultati in  campo ed in cantina , meglio nel bicchiere: soddisfatti gli enologi dell’Associazione Italiana Sommelier ( AIS) che hanno giudicato semplici, corretti dalla trama acida e importante il campione proveniente dalle vigne senza concime, più sfaccettati, ricchi al naso e voluminosi al palato quelli provenienti da vigneti concimati.

Dopo 50 anni dalla messa in funzione nel 1969, l’ultima cabina della storica funivia Tofana - Freccia nel Cielo- sarà messa in vendita con un’asta speciale  da aggiudicarsi entro il 31 ottobre 2019 Appesa alle funi fino alla primavera di quest’anno,  la cabina che è un pezzo della storia della montagna, dello sci, della Tofana e di Cortina ’Ampezzo  si spera possa rivivere e ospitare nuovi viaggiatori, una volta ultimato il tratto Cortina-Col Drusciè iniziato ormai da mesi. Entro il 31 ottobre 2019 sarà possibile inviare le proprie offerte all’indirizzo tofanacortina@freccianelcielo.com indicando i propri dati personali e attendere l’aggiudicazione dell’asta: si parte da una base d’asta di € 8.500,00 per questo pezzo che porta con sé una grande storia. La cabina ha dimensioni: 5,40 x 2,78 x 2,81 m ed è in lamiera con due porte e vetri in plexiglas.. www.freccianelcielo.com

Buone notizie per la prima Doc  del vino italiano biologica: in Toscana e precisamente a Valdarno di Sopra sono state approvate dal Consorzio della piccola denominazione le modifiche approvate al disciplinare, tra cui c’è l’importante possibilità di utilizzare la denominazione” esclusivamente per vini biologici”.Un primo passo importante per fare chiarezza sul biologico e sui vini biologici anche perché il testo del ddl 988 approvato alla Camera ha sollevato non poche polemiche sulla definizione di agricoltura biologica. Ma andiamo per gradi: come riferisce un articolo di Mario Rosato su AgroNotizie “ il prefisso bio sembra essere diventato l’etichetta di moda per dare valore aggiunto ad un prodotto”  ricavandone , diciamo noi, il messaggio che il prodotto sia di qualità e di sostenibilità ambientale e che lo stesso sia buono e salubre. La definizione di agricoltura biologica  secondo l’Unione Europea è” quel metodo agricolo che produce alimenti con sostanze e processi naturali con limitato impatto ambientale in quanto incoraggia a usare risorse naturali, a mantenere la biodiversità e gli equilibri biologici , a migliorare la fertilità del suolo, a favorire il benessere degli animali..” tutto scritto e facilmente comprensibile. Ma le varie agricolture in atto mantengono queste definizione di agricoltura biologica? Non sembra a

Non è uno scherzo! Ma una scoperta scientifica straordinaria che la giornalista Emanuela Medi ci illustra in  una interessante intervista a  Donato Grasso professore di Zoologia, Etoecologia e Sociobiologia all’Università di Parma.  Al festival Foodscienze di Mantova il professore nel presentare il libro “Il formicaio intelligente”( Zanichelli Editore 2018) spiega cosa possiamo apprendere dagli insetti: le scoperte sono sorprendenti, appassionandoci ad incredibili rivelazioni su migliaia di modi di essere formiche. Frammenti di natura che nascondono tesori di incredibile bellezza e che ci portano a esplorare come le nuove frontiere della scienza sono fortemente interessate  agli studi sugli insetti, alle relazioni tra questi e le piante di agronomica rilevanza . senza tralasciare il campo medico e soprattutto la loro straordinaria capacità organizzativa, il loro algoritmo, applicato in moti ambiti.  Le colonie che costruiscono le formiche sono dei superorganismi con proprietà emergenti difficilmente ripetibili da parte degli uomini ma soprattutto creano un microcosmo organizzato, autonomo, efficiente, collaborativo. Costruiscono nidi giganteschi, raccolgono cibo in modo ottimale rapido secondo percorsi brevi, difendono i nidi costruiti con foglie, formano ponti con i corpi- zattere in caso di alluvioni del loro nido, su cui  si muovono, regolando il traffico lungo le piste di foraggiamento o di percorrimento per

Ha chiuso con numeri importanti  Taste of Roma 2019, arrivata all’ VIII edizione: 1.000 gli iscritti, 500 i giornalisti, 5.000 le persone che hanno partecipato alle numerose attività interattive, 1500 gli accrediti alla VIP Longue di Diners International.. L’organizzazione ha esposto l’alta gastronomia romana, creando momenti di incontro con il vino grazie a eventi enogastronomici come “Il Salotto del Vino”, organizzato dalla famiglia Trimani. Degustazioni in abbinamento  e momenti di approfondimento di tematiche enologiche come l’interpretazione di 3 Brunello di Montalcino della stessa annata 2014, il  Porto Graham’s , la tavola rotonda con la Famiglia Cotarella su il “Bere bene ogni giorno” cui si sono aggiunte tematiche incentrate sui monovitigno come lo Chardonnay in Francia e la Malvasia dalla terra vulcanica dei Castelli Romani. Ampia scelta per tutti i gusti e palati,: per Vinosano ho selezionato l’evento curato da PaoloTrimani, Rossese di Dolceacqua #vinoamemoria, organizzato con 3 voci diverse di un prodotto ligure elegante, profumato e tutto da scoprire Il vitigno Rossese di Dolceacqua  è allevato e vinificato in purezza in 100 ettari complessivi di vigneti nel tratto di Ponente ligure che va dal confine francese fino a Bordighera, mentre solamente in Francia viene coltivato ma viene sempre utilizzato per il taglio

“Cantina Italia” l’ultimo report del Ministero delle Politiche Agricole,  pubblicato di recente, su dati del registro telematico, indicano che al momento  sono entrate in cantina 36 milioni di ettolitri, circa 6 milioni di ettolitri in più rispetto il settembre del 2018. I dati in accordo con quelli di Assoenologi, Uiv e Ismea ovviamente non tengono conto dei rossi che ancora maturano in vigna – mentre sono state già raccolte e stivate le uve bianche  comprese le basi spumante- ma hanno già fatto scattare l’allarme sui prezzi all’origine che ,visto la grande abbondanza del raccolto, potrebbero subire un ribasso come nel 2018. Il rapporto indica che la prevalenza del vino- circa il 50%- è collocato nelle regioni del Nord e in Veneto, in particolare Verona e Treviso ( 19%) mentre al sud, Puglia e Sicilia insieme hanno il 16% del vino nazionale . Certo tanto vino, cui ricordiamo mancano i grandi rossi- sarà tutto imbottigliato e venduto? La realtà è ben diversa ma a raccontarla sarà il mercato.. Il report non manca di evidenziare le tante Dop e Igp- 524- che se testimoniano la nostra grande ricchezza, a livello di mercato solo 10 denominazioni costituiscono il 40 % del totale con a capo