Che Pinocchio sia nato in un’Italia assai diversa dalla nostra, lo abbiamo subito sospettato, anche da bambini, quando le sue avventure ci sembravano avvenute in un mondo magico senza tempo e senza storia. Anche le varie trasposizioni cinematografiche o televisive, hanno generalmente enfatizzato lo straordinario immaginario fantastico in cui il burattino pensa e si muove. Ma per comprendere più concretamente il paese in cui, pur tra campi dei miracoli e aule di ingiustizia il nostro eroe si avvia a diventare un “bambino normale”, forse non c’è metro più appropriato che quello, per così dire “alimentare”.